Cyrtocara Polystigma
Julidochromis
Precedentemente abbiamo affermato, nella
sezione dedicata all'ANIDRIDE CARBONICA, come questo gas sia
indispensabile per le piante e importante per la vita dei pesci.
Nonostante venga prodotta dalla respirazione dei pesci e dall'attività
batterica , questo gas si disperde dall'acquario molto rapidamente. I
fattori che influiscono sul suo veloce abbassamento del valore, sono da
imputare dall'assorbimento da parte delle piante nel corso dei processi
metabolici, e dagli aeratori o pompe di filtraggio ,che facilitano la
sua fuoriuscita dall'acquario, mediante il movimento dell'acqua. Per
ovviare a questo genere di problema che influenza l'equilibrio del
nostro sistema acquatico, si possono usare delle apparecchiature
specifiche nate per diffondere l'anidride carbonica in acquario.
Ovviamente ciò deve essere eseguito, rispettando il fabbisogno
giornaliero delle piante, che si aggira intorno al 1,5 mg per cm2 di
superficie fogliare, e non si deve superare i 20 mg/l per non recare
danni irreparabili ai nostri pesci. Come prima regola da rispettare per
eseguire una buona diffusione di anidride carbonica, dobbiamo svolgerla
durante le ore diurne, per via dell'assorbimento giornaliero di CO2, da
parte delle piante. Durante il processo di diffusione, non bisogna
utilizzare l'aeratore che provocherebbe la perdita del CO2. E' bene non
avere una chiusura ermetica dell'acquario, per non creare possibili
ristagni di CO2 tra acqua e coperchio, diventando pericolosi per i pesci
abituati a respirare anche aria atmosferica; si consiglia di fare dei
piccoli fori sul coperchio. Ora vediamo come è formato un impianto
tipico per la diffusione di CO2.
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